L'UNIVERSO FEMMINILE - 2^ parte.

Mese: Settembre 2020

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Infatti se, come ho scritto nell’articolo precedente, l’anamnesi del cliente è fondamentale per centrare gli obiettivi prefissi, è anche vero che occore partire dalla buccia per arrivare al nocciolo.

È in questa fase che, a grandi linee, dobbiamo capire quale biotipo rispecchia meglio il nostro fisico:

  • Ginoide – Si tende, per rendere meglio l’idea, ad associare la forma di una donna “ginoide” a quella di una “pera”, dove l’accumulo maggiore di grasso avviene sulle cosce, sui glutei e sui fianchi.
  • Androide – In questo caso il fisico è associato a una forma a “mela”, con accumulo tendenziale del grasso nel ventre e nella parte superiore del corpo.
  • Misto – rientra in questa categoria chi presenta caratteristiche di entrambi i biotipi.

Già questa prima classificazione, sebbene empirica e superficiale, ci permette di abbozzare qualche rflessione.

Per esempio, se la tendenza è quella di accumulare grasso dalla vita in giù, occorre programmare l’allenamento in modo da non favorire il ristagno negli arti inferiori puntando, preferibilmente, sullo stimolo a una migliore circolazione generale. Pertanto il cardio, ad esempio, verrà strutturato in modo da prediligere sedute a bassa intensità (camminate, che favoriscono lo smaltimento di liquidi e tossine) piuttosto che sforzi intensi di maggior durata che portano all’accumulo di acido lattico. 

La donna “androide” può permettersi un approccio diverso all’allenamento. Il tipo “misto” dovrà essere valutato a seconda delle caratteristiche dominanti.

Aerobica e allenamento con i pesi, sono due tipi di esercizio che vanno bilanciati perfettamente per ottenerne i massimi benefici, e questo può essere fatto solo dopo un’attenta valutazione del soggetto. In pratica occorre scendere più in profondità nello studio della persona, andare oltre la buccia, oltre al biotipo, è necessario studiare la postura, lo stato di forma generale, gli scompensi fisici, la risposta al metabolismo e tanto altro ancora.

Concentrarsi sui “punti deboli”, come l’accumulo di grasso sulle cosce, affrontando sedute di squat e ore di tapis roulant, potrebbe non essere la scelta migliore in termini di impegno/risultato.

Al di là dell’allenamento che, come possiamo capire dalle poche considerazioni che abbiamo fatto, va studiato sulla persona e considerando moltissime variabili, il recupero ha un’importanza di pari livello. Il giusto equilibrio tra stimolo e riposo garantisce i migliori risultati. Eccedere da una parte o dall’altra, nella migliore delle ipotesi, porta a una perdita di tempo, se non a un peggioramento sistemico rispetto a quello di partenza.

Concludo la seconda parte dell’argomento invitando le donne a un approccio positivo verso l’allenamento con i pesi. 

Vi garantisco che lavorare utilizzando stimoli crescescenti, vari e adeguati, porta il fisico a un adattamento con risultati visibili in termini estetici. 

La vera domanda è: perché le schede di preparazione generiche non sempre funzionano? Perché individui di costituzione apparentemente simile reagiscono agli stimoli in maniera differente? E perché non basta il “biotipo” a classificare una persona?

Nel prossimi articoli approfondirò il tema, darò alcuni suggerimenti e farò delle considerazioni. Tutto questo, ovviamente, sempre nell’ottica di condividere le conoscenze teoriche e pratiche che permettono di stabilire i giusti obiettivi e, soprattutto, di raggiungerli!


L'UNIVERSO FEMMINILE.

Mese: Settembre 2020

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Non c’è nulla di più specifico dell’allenamento di un essere umano. Le differenze tra individui sono infinite e vanno dalla genetica alla morfologia, attaversando l’aspetto psicologico e quello degli obiettivi personali, fino ad arrivare al livello fisico generale e all’esperienza specifica. 

In mezzo c’è un mondo di sfacettature.

Ma la prima grande vera ripartizione di categoria l’abbiamo tra uomini e donne.

In questo articolo propongo alcune riflessioni sul mondo femminile.

Ormoni, cellulite, ritenzione idrica, timore di avere troppi muscoli, di perdere femminilità… sono solo alcuni degli ostacoli che si incontrano lungo il cammino nella preparazione di una donna.

Partendo da dati di fatto supportati da studi scientifici, troviamo il primo punto discriminante: la quantità di testosterone presente nelle donne è pari a un decimo di quella presente nell’uomo. Questo è il motivo per cui il fisico femminile non potrà mai – escludendo l’uso di sostanze dopanti e caratteristiche genetiche particolari – avvicinarsi morfologicamente alla massa muscolare del mondo maschile. 

A questo punto ci si potrebbe domandare se vale la pena impegnarsi in palestra pur avendo un handicap così marcato. In realtà sì, e questo soprattutto perché gli obiettivi dell’uomo e della donna sono, genericamente parlando, di natura completamente diversa.

  • Il motivo principale che spinge una donna in palestra è strettamente legato alla ricerca di un miglioramento estetico del fisico. Il solo aumento della massa muscolare, a favore della diminuzione della percentuale di grasso corporeo, porta a un aumento del metabolismo basale; il che vuol dire, in parole povere, bruciare più calorie a riposo facilitando la strategia del controllo del peso. 
  • Il dimagrimento localizzato sembra non esistere (uso il condizionale per dare la giusta importanza agli innumerevoli studi che lo dimostrano, anche se ne abbiamo alcuni che, almeno in parte, asseriscono il contrario). Ci sono infatti tipologie di fisico che portano ad accumuli adiposi in zone specifiche del corpo, generalmente glutei e cosce per le donne; in questi casi sono necessari stimoli e strategie specifiche per ottimizzare il lavoro in palestra. 
  • Salute: l’allenamento con i pesi combatte i rischi legati all’osteoporosi migliorando la densità ossea; l’attività fisica in generale aiuta il sistema cardiovascolare, la mobilità articolare e, tramite allenamenti mirati su determinati muscoli, migliora la postura e l’equilibrio tra le varie parti del corpo. Sebbene il dimagrimento localizzato, come ho già detto, sia una questione marginale, l’intervento su muscoli target permette invece di intervenire in modo mirato su quelli realmente carenti.

Tra i lati positivi dell’essere donna nell’ambito dell’allenamento fisico, troviamo un catabolismo muscolare minore e una maggiore sopportazione ai volumi di lavoro. 

In definitiva, la decisione di voler introdurre un programma di allenamento per raggiungere risultati estetici e benefici per la salute importanti, deve essere ben ponderata al fine di preparare una strategia mirata ed efficace.

Io, in qualità di personal trainer, ritengo estremamente importante la fase preliminare, che prevede:

  • L’analisi della situazione corporea (plicometria, misure, proporzioni, situazione cardiovascolare, eventuali patologie, ecc.)
  • Abitudini (alimentari, fisiche, di vita, ecc.)
  • La definizione degli obiettivi (benessere generale, dimagrimento, ricomposizione corporea, estetico, recupero da traumi, allenamento funzionale al miglioramento in altri sport, ecc.)
  • Prima scheda di studio per capire esattamente il punto di partenza e consigli alimentari
  • Definizione di un programma personalizzato che tenga conto di tutti i parametri emersi.
  • Corretta esecuzione degli esercizi, incremento costante dei fattori allenanti, controllo del recupero muscolare, suggerimenti alimentari 
  • Aggiornamenti periodici dei dati e conseguente adeguamento del protocollo di allenamento.

Esperienza, aggiornamento continuo e professionalità sono solo una parte di quanto richiesto a un buon preparatore. Le capacità psicologiche e le conoscenze specifiche, per rendere il tutto veramente efficace, devono essere utilizzate con plasticità, in modo da adattare il programma alla vita dell’atleta per rendere il processo fluido, mirato e, soprattutto, bello da seguire.

Se vuoi veramente salire di livello sul piano fisico contattami, parleremo direttamente dei tuoi obiettivi e della tua situazione.


DIVENTARE PER ESSERE.

Mese: Settembre 2020

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Immaginate di essere a un colloquio di lavoro; pensate che le vostre sensazioni, la vostra sicurezza, la fiducia in voi stessi, sarebbero al massimo se indossaste una maglietta sporca e strappata, dei calzoncini corti e niente scarpe? L’uomo di fronte a voi resterebbe concentrato sulle vostre capacità intellettuali o si lascerebbe influenzare da ciò che vede?
È risaputo che, nel marketing, buona parte della riuscita nella vendita di un prodotto è determinata dalla qualità dell’involucro che lo contiene.

L’abito fa il monaco.

Ciò che vediamo influenza il giudizio prima ancora di vedere la sostanza.
Ma la cosa interessante è un’altra: noi cambiamo atteggiamento, modo di pensare e modo di essere a seconda di come siamo vestiti, della macchina che guidiamo, della gente che frequentiamo…
Il successo che cerchiamo parte sempre dai dettagli: la qualità del nostro essere, dei pensieri, del modo di ragionare; la coerenza tra i nostri valori, il modo di porci, lo stile nel vestirci e nel curare la nostra persona…

“Curare la nostra persona”… Il nostro corpo è la cosa più importante tra quelle citate fino a qui. L’attività fisica fa bene alla salute e permette, se gestita bene, d’influenzare positivamente molti aspetti della nostra vita.

Che impressione fa una persona decisamente sovrappeso, con problemi di postura, costantemente in affanno? Si sentirebbe a proprio agio in qualsiasi situazione? E che sensazioni proverebbe la stessa persona se vivesse in un corpo tonico, con una bella postura, una risposta aerobica e cardiovascolare efficiente?

Come in tutte le cose, l’impegno, la conoscenza e la strategia, permettono di ottenere potenzialmente il massimo risultato. Se manca uno di questi elementi è tempo perso.
Tra le righe di quanto scritto sopra ci sono i motivi per cui è importante:

impegnarsi con costanza nella cura della propria persona, del proprio fisico;
• per ottenere i massimi risultati occorre sapere cosa fare;
• e sulla base della conoscenza bisogna preparare una strategia adeguata.

È con questi concetti ben chiari nella mente che affronto quotidianamente la sfida nella ricerca del percorso migliore per la soddisfazione delle esigenze dei miei cliente.
Non c’è una persona uguale all’altra, sia dal punto di vista fisico che da quello mentale. Un programma personalizzato deve tenere conto di infinite variabili e deve essere strutturato in modo da integrarsi in maniera fluida e naturale allo stile di vita dell’uomo che ho di fronte.
Qualunque sia il tuo stato di forma, quali che siano i tuoi obiettivi, le tue ambizioni e i tuoi problemi, punta sempre al raggiungimento di un livello superiore.

Prova a contattarmi liberamente. Parleremo della tua attuale situazione, individueremo obiettivi concreti a breve e a lungo termine e stabiliremo la strategia operativa più adatta alle tue esigenze.